Non so tu, ma IO AMO GLI ABBRACCI!
Come disse il grande Leo Buscaglia:
“Nessuno è troppo grande per un abbraccio. Tutti vogliono un abbraccio. Tutti hanno bisogno di un abbraccio”.
L’abbraccio è un cerchio perfetto in cui ci si sente a casa; è un linguaggio silenzioso in cui si possono dire tante cose, con cui si riesce a dire tutto.
Ci accorgiamo sempre di quanto siano importanti i gesti, di quanto sia bella la vita, di quanto siamo fortunati, quando le cose ci vengono portate via.
In questo mondo frenetico e a volte incomprensibile siamo così abituati a correre che dimentichiamo di abbracciarci più spesso, o di prenderci per mano.
Ma oggi, a inizio marzo 2020, non possiamo abbracciarci.
Ringraziamo Dio che abbiamo la tecnologia, che ci permette di lavorare smart, di fare una video chiamata alle persone care. Amiamo più che mai i social che ci tengono in contatto con gli amici, adoriamo gli smartphone che ci aggiornano in diretta sulle ultime notizie…
Ma cosa ci dicono quelle notizie?
Ci hanno detto tutto e il contrario di tutto. Però c’è sempre una regola che vince: ascoltarci e dire la verità sul cosa proviamo, su come ci sentiamo.
Sono sicura che anche a te oggi manca il non poter abbracciare la tua migliore amica, o il non poter prendere per mano tua madre anziana per il timore di contagiarla.
Convid-19, l’ormai ahimè troppo famoso Coronavirus è anche questo: un minuscolo microrganismo che ci fa mancare gli abbracci, che ci fa riflettere su quanto sia importante ogni tanto disconnettersi, spegnere i telefonini e i computer e prendersi per mano, chiacchierare, incontrarsi e abbracciarsi.
E allora #iorestoacasa, perchè #ioamogliabbracci.
So che li ami anche tu.
E’ proprio vero:
Il mondo non è comprensibile, ma è abbracciabile.
(Martin Buber)
La verità di ciò che proviamo, il nostro istinto delle sensazioni, in una parola l’emozione vince sempre, nella comunicazione, ma soprattutto nella vita!